In altri tempi ci sarebbe stata l’apoteosi, i blog sarebbero scoppiati di articoli, facebook avrebbe registrato il più alto tasso di commenti su singolo argomento e twitter sarebbe stato chiuso per eccesso di rialzo di satira. Quattro ore a settimana di servizi sociali è la condanna a B.
E invece tutto(o quasi)tace. È chiaro che siamo assuefatti. Ormai stiamo cercando di salvaguardare la nostra salute mentale.
Negli ultimi vent’anni, ce le hanno raccontate in tutte le salse, ci sono stati un bel po’ di processi e qualche legge ad personam buttata qua e la, fiumi di inchiostro che si sono sprecati sull’ argomento. Finché arriva una condanna. E dopo la condanna ti aspetti una pena. E quando arriva la pena ti rendi conto che la presa per i fondelli è definitiva. Come la condanna. E’ovvio che possa scattare qualche chissenefrega per la salute mentale suddetta. Quello che mi fa girare le scatole è che vent’anni di classe politica, che oggi potrebbe sfogare di tutto e di più contro questa pena, tace.
Allora non hanno torto quelli che dicono che siete tutti uguali. Se si fa dietrologia e si dice che nessuno parla perché in questo momento non è possibile proferir parola perché altrimenti si sfascia tutto e si va alle elezioni. E chiaramente le elezioni quasi nessuno le vuole.
Insomma, che si deve fare per far sì che questo paese diventi un paese come tutti gli altri? Può una persona che ha evaso milioni di euro cavarsela così a buon mercato? Secondo D’Alema e Grillo(udite udite hanno detto la stessa cosa)una persona qualunque sarebbe andata in galera.
E quindi? La legge non è uguale per tutti?
There are 0 comments